Visita agli Appartamenti come un piccolo principe

Visitare la Reggia di Caserta con dei bambini piccoli è sicuramente una esperienza fantastica da fare in famiglia. I grandi palazzi, le feste a corte, i racconti di re e regine sono argomenti che i bambini conoscono bene attraverso le favole che la storia del regno di Napoli.

Ecco perchè una visita per bambini al grande Palazzo Reale di Caserta è una avventura che devono assolutamente vivere a piccoli passi, magari condita da aneddoti e vissuta come se fossero dei piccoli principi.

Inoltre sono tantissimi i riferimenti alle divinità greche che potete anche scegliere di fare una bella caccia alle immagini riconoscendo i personaggi attraverso i loro simboli e provare a ricordare i miti più importanti.

La Storia della Reggia di Caserta

Tutto ha inizio nel 1752 dal sogno di Carlo III di Borbone che vuole che venga costruito un meraviglioso palazzo con un parco talmente bello da far invidia a quello di Versailles (Parigi). In realtà re Carlo vuole allontanarsi da Napoli diventata ormai a rischio di attacchi via mare.

Per questo motivo sceglie la pianura di Caserta e commissiona uno degli architetti più esperti dell’epoca dal nome di Luigi Vanvitelli. Quest’ultimo realizzerà non solo il disegno della reggia e del giardino ma con la costruzione dell’ Acquedotto Carolino farà in modo di alimentare i giochi d’acqua delle vasche del parco.

Il cantiere per la realizzazione della grande Reggia di Caserta dura così più o meno un secolo. Il personaggio però più simpatico è sicuramente re Ferdinando I detto anche il “re nasone” per via del suo naso pronunciato o anche ricordato come un vero e proprio scugnizzo napoletano, un piccolo birbante ghiotto di maccheroni.

Superiamo allora la biglietteria e ci mettiamo in cammino.

Il Cannocchiale prospettico di Luigi Vanvitelli

INGRESSO REGGIA DI CASERTA

All’ingresso il lungo corridoio che porta verso il parco crea l’effetto di un vero e proprio cannocchiale e già in lontananza si riesce ad ammirare il giardino all’Italiana in tutta la sua grandezza.

Questa illusione prospettica infatti permette di osservare interamente il giardino della Reggia di Caserta fino alla grande cascata ed alla fontana di Diana e Atteone.

I bambini sono emozionati all’idea che dopo potranno correre e giocare in un parco così grande.

Lo Scalone d’onore

Eccoci arrivati davanti al grande scalone d’onore che conduce verso gli appartamenti della Reggia di Caserta e ad accoglierci ci sono due leoni simbolo della forza e della regalità.

SCALONE D’ONORE REGGIA DI CASERTA

Se osservate bene prima di salire ad salutare i piccoli visitatori c’è un personaggio mitologico che i bambini conoscono bene ossia “Ercole a Risposo” eroico semidio.

Ci sono due rampe di scale e piano piano facciamo un salto nel tempo come quando la corte saliva questi gradini per raggiungere il re. Non possiamo fare a meno di notare una scultura al centro dove c’è un re in groppa ad un leone un riferimento questo ancora più chiaro della regalità e della sua forza.

Una piccola curiosità : se alzate il nasino e lo sguardo noterete una apertura sulla volta, ebbene un tempo l’orchestra del palazzo si nascondeva e suonava sulla soffitta così quando gli invitati alle cerimonie ufficiali salivano le scale venivano accolti dalla musica ma non capivano da dove provenisse.

La Cappella Palatina

Purtoppo della cappella privata dei re non è rimasto nulla per quanto riguarda la decorazione ed i quadri.

Anche le colonne e le statue sono state fortemente danneggiate dai bombardamenti della guerra ma quello che vi colpirà è il meraviglioso pavimento in marmo colorato proveniente dalle province del regno.

Sembra un vero e proprio puzzle dai pezzi che si incastrano creando figure geometriche colorate.

Gli Appartamenti Reali

Gli appartamenti della Reggia di Caserta si dividono in Nuovo e Vecchio preceduti dalle sale di rappresentanza, ma sono davvero tante quindi se i protagonisti di questa visita guidata sono i bambini dobbiamo scegliere di visitare quelle più significative per loro.

Nella maggior parte delle sale prevale il lusso, lo sfarzo, il colore oro ed il rosso e tante immagini sono chiari riferimenti alla famiglia reale.

Dopo aver attraversato un paio di anticamere ( sale usate dalle guardie del corpo e dagli Alabardieri) raggiungiamo la bellissima sala di Alessandro Magno, usata da Gioacchino Murat come sala del Trono durante il decennio francese.

Le gesta e le imprese eroiche del famoso condottiero macedone sono raccontate attraverso affreschi e bassorilievi e sul soffitto invece prevale la scena delle sue nozze con Roxanne una bellissima principessa persiana.

Ad attrarre l’attenzione dei bambini è anche il camino decorato dal profilo di Alessandro Magno e da due sfingi che ricordano l’antico Egitto e le campagne militari di Napoleone.

Proseguiamo e nelle successive anticamere troviamo nuovamente due personaggi legati al Mito : Astrea e Marte.

Le due sale infatti sono dedicate rispettivamente ad Astrea, la dea della giustizia ed a Marte il dio della guerra.

E qui inizia una vera e propria caccia agli indizi attraverso le immagini. Abbiamo riconosciuto una bilancia, una spada, un cavallo turrito ( simbolo di Napoli).

Torna raffigurato Ercole con clava, pelle leonina ed un giglio ( simboleggia l’unione delle famiglie Farnese e Borbone), vittorie alate ed armature insomma potremmo stare qui per ore ma il nostro viaggio deve continuare.

Sala del Trono

SALA DEL TRONO REGGIA DI CASERTA

Finalmente entriamo nella Sala del Trono e la reazione dei bambini è di immenso stupore davanti ad una così grande e dorata. Lunga circa 40 metri è la sala più rappresentativa perchè qui il re accoglieva gli ospiti.

Sulle pareti potete notare dei tondi con dei profili, ecco si tratta di 46 immagini dei sovrani del regno di Napoli.

Sul soffitto un affresco che raffigura la cerimonia ufficiale della posa della prima pietra così i bambini possono riconoscere finalmente la figura di Luigi Vanvitelli l’architetto della corte dei Borbone.

C’è però una cosa che incurioscisce e i bambini : il Trono.

In una sala così importante I bambini si aspettavano una grande poltrona con baldacchino e tappeto rosso invece si ritrovano davanti un trono di piccole dimensioni. Somiglia tanto ai troni da barca ( ne trovate due simili nella sezione navale della Certosa di San Martino) e probabilmente la funzione doveva essere proprio quella di essere facilmente spostato da un logo ad un altro.

Ci avviciniamo e riconosciamo il leone ed una donna con il corpo di pesce : la famosa Sirena Partenope simbolo ricorrente della città di Napoli.

Nonostante la delusione iniziale i bambini restano affascinati dalla leggenda della sirena che provò ad ammaliare Ulisse e così proseguiamo.

Le sale successive sono un susseguirsi di retrostanze che espongono degli oggetti davvero insoliti e interessanti.

Primo fra tutti un grande tavolo da biliardo che troviamo propio al centro della sala, utilizzato dagli adulti.Inizialmente si giocava usando solo le palle ed i birilli, poi furono introdotte le stecche.

Sulla parete finalmente un quadro che raffigura Ferdinando di Borbone e lì i bambini capiscono perchè aveva quel nomignolo.

Le giostre di Villa Favorita ad Ercolano

Arriviamo finalmente nelle sale che espongono i modellini che servivano per la realizzazione di un grande parco di divertimenti e qui capiamo cosa significava essere un piccolo principe a quell’epoca.

Si tratta di una decina di modellini lignei, realizzati dall’Artigiano Reale Nicola Ardito voluti da Leopoldo di Borbone ( figlio di Ferdinando) per la creazione di un luogo di svago nella Villa Favorita di Ercolano

All’interno della villa sul mare, oggi potete ancora trovare traccia della presenza delle giostre borboniche attraverso il fossato che ospitava il meccanismo di azionamento manuale di moto della “Flotta Aerea” e le “Montagna Russe”.

Oggi purtroppo tutte le giotre della villa sono andate distrutte ma attraverso i modellini è possibile capire quanto grande fosse il parco di divertimenti.

Ruote panoramiche, flotte navali, e tanto altro ancora che poteva divertire i reali di ogni età ed addirittura una sedia volante. Già perchè nelle sale successive è possibile anche vedere da vicino un vero e proprio prototipo delle moderne ascensori ( anche se in tanti lo scambiano per un confessionale).

SEDIA VOLANTE APPARTAMENTI REGGIA DI CASERTA

Si tratta della sedia volante, progettata da Gaetano Genovese per salire e scendere facilmente i cinque piani del palazzo di Caserta.

Attraverso un sistema di ruote ed una fune il meccanismo veniva azionato a braccia in modo tale che la cabina facesse su e giù.

Il Bagno di Maria Carolina

La nostra visita prosegue tra le camere da letto e le sale del 1700 ( a anche appartamento vecchio) ed è proprio qui che conosciamo meglio Maria Carolina, la padrona di casa e moglie di Ferdinado.

Le sue stanze sono eleganti, lussuose e piene di affreschi e lampadari in vetro di murano.Ma è la camera da bagno a stupire senza dubbio i piccoli.

Qui infatti riconosciamo un nuovo ed insolito oggetto fu scambiato addirittura per uno strumento musicale. Si tratta invece del primo bidet della storia d’italia. Le origini sono sicuramente francesi ma fu la regina a volerlo qui a Caserta e da li la diffusione in Italia.

Le stanze successive sono un susseguirsi di oggetti appartenuti alla regina come quadri e tanti orologi. Uno in particolare ci colpisce perchè ha la forma di una gabbia per uccelli. Fu un regalo di Maria Antonietta alla sorella usato non solo per misurare il tempo ma anche come oggetto di arredamento. All’interno in origine c’era un uccellino meccanico che ad ogni ora cantava e sbatteva le ali.

La Biblioteca e la Sala dei Presepi.

Entriamo successivamente nella bilioteca personale della regina, donna di grande cultura, e nella sala di lettura dove si trovano circa 14.000 volumi che trattano diversi argomenti : storia, religione, arte, filosofia, astronomia e addirittura ornitologia.Stupisce quanti libri avesse ed aveva addirittura creato delle sale personalizzate in base agli argomenti trattati.

Si enta infine nella Sala dei Presepi o anche sala Ellittica in origine era usata come teatrino di corte. Oggi nella sala è esposto il presepe reale, una collezione di figurine presepiali appartenuto ai Borbone. I sovrani infatti avevano una vera passione per il presepe napoletano tanto che si racconta si cimentassero nella realizzazione di alcune statuine.

Seguivano la tradizione napoletana del 1700 e li abbellivano con i tessuti provenienti direttamente dalle Seterie di San Leucio.

La nostra visita guidata per bambini agli appartamenti della reggia termina qui ma giusto il tempo di fare una merenda e proseguire poi verso il Parco Reale.

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